Vittore Ghislandi [1]
Nationality : Italian Painter, 1655-1743
Vittore Ghislandi [PDF]
- Title : Portrait of a Gentleman
- Info : classical painting 38889-Portrait of a Gentleman.jpg
Oil Painting ID: 38889
- Title : Portrait of a Gentleman
- Info : classical painting 38890-Portrait of a Gentleman.jpg
Oil Painting ID: 38890
- Title : Portrait of a Young Man
- Info : classical painting 38891-Portrait of a Young Man.jpg
Oil Painting ID: 38891
- Title : Portrait of Count Giovanni Battista Vailetti
- Info : classical painting 38892-Portrait of Count Giovanni Battista Vailetti.jpg
Oil Painting ID: 38892
- Title : Portrait of Giovanni Secco Suardo and his Servant
- Info : classical painting 38893-Portrait of Giovanni Secco Suardo and his Servant.jpg
Oil Painting ID: 38893
Ghislandi, Vittore
Giuseppe Ghislandi, successivamente Vittore Ghislandi, detto Fra' Galgario (Bergamo, 1655 - dicembre 1743), è stato un pittore italiano. Giuseppe Ghislandi nasce a Bergamo nel 1655, da Domenico e Flaminia Mansueti.
La sua formazione avviene a Bergamo sotto Giacomo Cotta, incisore milanese, attivo in città come pittore di soggetti sacri, e sotto Bartolomeo Bianchini. Probabilmente a influenzarlo in questa prima fase oltre a Giovanni Battista Moroni, furono le opere di Carlo Ceresa e le nature morta di Evaristo Baschenis.
Nel 1675 entrò come frate laico nell'Ordine dei frati minimi nel convento di San Francesco da Paola a Venezia, assumendo il nome di Vittore, in città rimase fino al 1688, dedito allo studio delle opere di Tiziano e Paolo Veronese, a quest'anno è databile il Ritratto di Domenico Ghislandi
Rientrato a Bergamo si trasferisce intorno al 1690 ancora a Venezia come allievo e collaboratore di Sebastiano Bombelli entrando in contatto con l'opera dei ritrattisti Nicolò Cassana, il fiammingo Jan de Kerkchoven detto Giacomo da Castello e del ritrattista boemo Johann Kupezky. A questo periodo possono risalire il Ritratto di Bartolomeo Manganoni del 1695 circa, e conservato al Musée d'Art et d'Histoire di Narbonne e il Ritratto di patrizio veneziano, degli ultimi anni del secolo XVII e ora in collezione privata.
Nel 1701 circa ritorna a Bergamo. Di questo periodo sono il Busto di Vitellio Imperatore, del 1702 e ora all'Accademia Carrara di Bergamo, con il probabile pendant costituito dal Busto di un poeta laureato, ora in collezione privata; il Ritratto del marchese Rota e del capitano Brinzago, databile tra il 1702 e il 1705; il Ritratto di gentiluomo, il Ritratto di gentiluomo e il Ritratto di gentiluomo in giacca rossa, questi ultimi tre databili al 1705 circa e in diverse collezioni private.
Vittore Ghislandi [PDF]
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